
LA VASCA DI NAPOLEONE: UN REGALO GENIALE
In questo periodo non si parla che di regali e non a caso abbiamo deciso di raccontarti una storia che ha incredibilmente a che fare con i regali, con l’arredo bagno… e con Napoleone!
Continua a leggere per scoprire di che si tratta!
LA PREMESSA
C’è bisogno, per capire bene il corso degli eventi, di fare una piccola premessa che ha a che fare con il microstato di Moresnet.
Durante il Congresso di Vienna, Prussia e Paesi Bassi non erano riusciti a trovare un accordo su chi dovesse amministrare quel fazzoletto di terra e, soprattutto, la miniera di zinco che si trovava nella zona. Ne fecero pertanto un territorio neutrale da gestire in comune.
Dal XV secolo questa piccola miniera non aveva destato l’interesse di molti perché le tecniche per estrarre polvere di zinco dalla calamina erano complicate e costose.
L’INVENTORE
È a questo punto che nella storia fa il suo ingresso Jean-Jacques Daniel Dony, metallurgista e chimico. Grazie al suo ingegno aveva inventato un forno di riduzione che riusciva a trasformare lo zinco in gas. Lo zinco, andando verso l’alto e allontanandosi dal calore, si condensava su delle lamine sgocciolando poi in un contenitore su cui si solidificava a elevata purezza, riuscendo così anche a sfruttare le sue qualità, tra cui quella di non arrugginire a contatto con l’acqua.
Nel 1805 Jean Jacques Daniel Dony chiese e ottenne da Bonaparte la concessione e il brevetto per estrarre la calamina in un’area a nord del villaggio di Kelmis, nel comune di Moresnet.
LA VASCA: QUEL REGALO GENIALE
Nel 1809, per ringraziare l’imperatore, per promuovere l'uso dello zinco e dimostrare le qualità idrorepellenti e la malleabilità di questo nuovo prodotto, Dony costruì e regalò a Napoleone una vasca da bagno.
La vasca da bagno di Napoleone era un’invenzione incredibile. L’acqua al suo interno restava sempre calda perché collegata a un cilindro di metallo che faceva ardere il carbone nella sofisticata caldaia sul retro. Era un oggetto di lusso, una vasca portatile fatta interamente di zinco e all’esterno ricoperta di marmo, che Napoleone amava moltissimo e che portava con sé anche in battaglia.
Come spesso accade, nonostante la sua genialità, Dony ebbe disastri di ogni tipo, incontrò difficoltà finanziarie e morì in povertà.
La geniale e moderna vasca di Jean-Jacques Daniel Dony esiste ancora ed è conservata presso MMIL – Casa della Metallurgia e dell'Industria di Liegi, in Belgio.
Conoscevi già questa storia? Ti hanno mai regalato o hai mai regalato un accessorio da stanza da bagno?